2018, Italia ingovernabile o italiani ingovernabili ?
Ad oltre un mese dalle elezioni nessuna “notizia” sul governo, neppure nella forma delle “fake news”, certo viene subito in mente che :
“Governare gli italiani non è difficile, è inutile!”.
Si tratta di un aforisma desunto dalla pubblicazione di Emil Ludwig, Colloqui con Mussolini, Mondadori, 1932, in cui l’autore, durante la sua intervista con Mussolini, gli chiese: “Ma deve essere ben difficile governare gente così individualista ed anarchica come gli italiani!”, a cui Mussolini rispose: “Difficile?” Ma per nulla. È semplicemente inutile!”.
Ma è ancora attuale tale aforisma? oppure utilizzando un’immagine laicizzata da Thomas Stearns Eliot 1888 – 1965, la domanda da porsi è: E ’il popolo italiano che ha abbandonato la politica o la politica che ha abbandonato il popolo italiano?.
A chi riesce ad estraniarsi dal dibattito sui media viene facile la risposta: il popolo ha abbandonato la politica affidandosi in modo acritico ai politici di professione e la politica ha abbandonato il popolo facendo della politica una professione.
L’accusa di tesi di “populismo profondo” sarà già insorta nel lettore, prova di come la “neo lingua concettuale” si sia insinuata nelle nostre menti, o meglio nel nostro inconscio.
Solo due esempi a sostegno delle realistiche osservazioni qui svolte:
- Come possibile che dopo anni di dibattito i politici non siano riuscita produrre una ampia intesa sulla riforma della legge elettorale? riforma che con l’introduzione di un premio di maggioranza garantisse la governabilità ai vincitori ? e come è possibile che ci abbiano dato il “permesso” di votare, quando già si sapeva che si sarebbe arrivato ad un sostanziale pareggio fra il centrodestra e i 5 stelle?
- Come è possibile che il popolo abbia da un lato disertato le urne (27% di astensionismo) e abbia in massa votato (11 milioni di voti ) un movimento come quello dei 5Stelle, fondato su un riuscito esperimento di propaganda, pianificato, centralizzato, virale, impersonificato da “frontmen”, che si pongono profeti del sentito disagio e della rivolta sociale ? Esperimento che con militante integralismo predica : stili di vita francescani, riduzioni dei costi della politica, opposizione all’euro e scetticismo all’unità europea, rifiuto del confronto con gli altri schieramenti politici, che promette la democrazia di internet, temi tutti questi che appaiono già ampiamente abbandonati nella prassi politica concreta.
Concludendo, una domanda e una citazione:
- non occorre ricordare che le società formate da istituzioni politiche, si riformano cambiando cuore, mente degli uomini e non solo cambiando partiti, simboli o programmi elettorali?
- Joseph De Maistre ., filosofo, politico e diplomatico italiano 1753 – 1821 “Ogni popolo ha il governo che si merita.“ da Correspondance Diplomatique.
Benedetto Tusa