19 ottobre 2009 ore 20.30 – per ricordare la caduta del muro di Berlino

20 ANNIVERSARIO DELLA CADUTA DEL MURO DI BERLINO

per ricordare il muro della vergogna Vi invitiamo a vedere con noi

muro

19 ottobre 2009 ore 20,30

CIRCOLO LA ROCCA PIAZZA OBERDAN N.3. MILANO

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Trama Berlino (Germania Est), fine degli anni settanta. Abbandonata dal marito che è riuscito a scappare all’Ovest, Christiane (Katrin Sass), una fervente socialista, si dedica anima e corpo alla politica ed alla causa della Repubblica Democratica Tedesca. Ma il 7 ottobre 1989 (quarantennale della DDR), durante alcuni tumulti, la donna vede il figlio pestato e portato via dalla polizia: colpita da un infarto, cade in coma, e pochissimo dopo il figlio è liberato. Si risveglia 8 mesi dopo, ma in questo lasso di tempo -relativamente breve-, il mondo attorno a lei è cambiato: il muro di Berlino è caduto, il Paese si avvia alla riunificazione ed il governo socialista non esiste più. E i suoi figli si sono subito adattati alla nuova realtà: Alex (Daniel Brühl), dopo aver sciolto la cooperativa di riparatori tv resta nel settore diventando installatore di parabole satellitari (e troverà tanto lavoro in quanto molta gente vuole vedere i Mondiali), Ariane (Maria Simon), ragazza-madre, lascia l’università e lavora al Burger King (nel corso del film aspetterà un altro figlio dal nuovo compagno Rainer). Per evitarle il contraccolpo psicologico, ritenuto fatale dai medici, il figlio, confidando nel fatto che la madre deve restare a riposo per molto tempo ed aiutato dalla sorella e dall’amico aspirante regista Denis (Florian Lukas), “preserva” la normalità della DDR all’interno del proprio appartamento. Recupera cimeli, prodotti e giornali della Germania Est, insieme all’amico videoamatore realizza improbabili ma credibili telegiornali per tenere aggiornata la madre e coinvolge amici e vicini nella lunga pantomima, sperando che la donna non venga mai a sapere la verità. Tutto sembra precipitare quando un giorno Christiane, non controllata dai figli, si alza dal letto ed esce di casa. Percorrendo pochi metri vede intorno a sè un mondo completamente diverso: arredamenti creativi, automobili di lusso, immagini sante, pubblicità e non ultimo un elicottero che porta via una statua di Lenin. Ancora una volta Alex riesce a cavarsela e con uno strategemma convince la madre che nulla è cambiato. Durante una gita la madre racconta ai due figli la verità riguardo al padre, scappato a Ovest con un’altra donna, o almeno così cercava di far credere loro. La verità è che lei stessa progettava insieme al marito la fuga dall’est ma, all’ultimo, non si era sentita di raggiungerlo per le difficoltà burocratiche per l’ottenimento del visto. Alex va a rintracciare il padre, anche perché la madre ha avuto un nuovo infarto e le resta poco da vivere. Il suo ultimo desiderio è di rivedere il marito. Mentre Alex è fuori in cerca del padre, la sua ragazza Lara (Chulpan Khamatova) approfitta per raccontare alla madre la verità, ma lei continua a credere ovvero a fingere di credere al gioco del figlio anche quando poco prima di morire, Alex prepara una decorosa uscita di scena della RDT. Mettendo fine alla sua creatura, Alex ribalta la storia consegnando la vittoria ad un socialismo cui pure le popolazioni dell’occidente ardentemente cercano di approdare; conseguenza di questo fatto è l’abbattimento del muro e la fine della divisione tedesca. La madre di Alex sopravvive così per tre giorni alla sua amata Repubblica Democratica Tedesca spegnendosi serena dopo la festa della riunficazione del proprio Paese.