Francesco, due anni di pontificato “in uscita”
2015-03-12 Radio Vaticana
“Papa Francesco, in fondo, invita tutta la Chiesa a riabituarsi al gesto di Giovanni Battista, colui che indica il Signore, ma non ne prende il posto. In questo modo evitiamo di occupare il centro e insediarci in un posto che non è il nostro”. Così, mons. Pierangelo Sequeri, preside della Facoltà teologica dell’Italia settentrionale, spiega il senso dell’invito a ‘decentrarsi’così frequente in questi primi due anni del pontificato di Papa Francesco. Un invito che si accompagna a quello, ricorrente, a guardare al centro dalle periferie. “Come Chiesa abbiamo il compito di indicare Cristo al mondo. Ma per farlo dobbiamo assumere lo sguardo dei lontani, affinché possano guardare al centro dal loro reale punto di vista”. In questi due anni di magistero Francesco ha, fin da subito, messo in guardia la Chiesa dall’autoreferenzialità. “Noi ecclesiastici spendiamo attualmente l’80% del tempo a discutere della nostra organizzazione e dell’affinamento della nostra comunicazione – spiega il teologo – e solo il 20% al lavoro di limatura che dovrebbe assicurare la trasparenza del Signore. Bisogna subito, almeno, invertire le proporzioni”. “Il Papa – conclude Sequeri – ci invita in sintesi ad abbandonare certe vecchie abitudini, nate per un buon motivo, quando ci rendiamo conto che non sono più efficaci per onorare il servizio dell’Evangelo”.