In attesa di tempi migliori

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IN ATTESA DI TEMPI MIGLIORI
In queste settimane lo sport che appassiona milioni di italiani, infiamma poco o niente i loro cuori e le loro gole, con l’Italia esclusa dai mondiali, ci si è consolati tifando per altre squadre, la destra italiana si è trovata in una situazione  simile in politica, se al posto degli azzurri nazionali mettiamo, infatti, quelli che furono attori – giocatori della destra italiana.
Esclusi dal “giro” (girone) si è tifato, fra gli altri, per i gialloverdi del Brasile per il calcio mondiale e per i giallo – verdi (verdi in particolare, ora blu) in politica nazionale.
E allora si resta in attesa che i gialloverdi italiani non vengano messi fuori campo dai rossi nostrani, come accaduto al mondiale ai brasiliani, eliminati dal fiammante Belgio.
Motus in fine velocior (il moto è più veloce verso la fine) recita la frase latina e pare attagliarsi alla diaspora della destra politica italiana.
Bilbo Baggins sembra invece descriverci: “Non dimostro i miei anni, ma sto incominciando a sentire un peso in fondo al cuore. E poi dicono che mi mantengo bene!?», sbuffò. «Io che mi sento tutto magro, come dire, teso; rendo l’idea? Come del burro spalmato su di una fetta di pane troppo grande. Non è una cosa normale; devo aver bisogno di un cambiamento d’aria o roba simile». (cfr. Cap. 1 Signore degli Anelli , J.R.R.Tolkien).
Non è così che ci sentiamo noi militanti della destra sociale dopo tutti i nostri più o meno lunghi anni di lotta politica?
E allora riemerge il “che fare?” di leniniana memoria.
Qualche spunto:
1) Occorre, Lega o non Lega, vivere da alleati senza padrini e tantomeno padroni;
2) Ripartire prima dai contenuti per poi  aggregare le persone, declinando nella odierna modernità il patrimonio spirituale e sociale che ha alimentato i nostri sogni di gioventù e facendo largo ai giovani;
3) Produrre cultura, riprendere i seminari di Orvieto, sostenere le iniziative editoriali come Qelsi, collaborare con le varie realtà intermedie culturali e sociali come per es. Interesse Nazionale o il Forum delle associazioni familiari, il Centro Studi Livatino, l’Aiuto alla Chiesa che soffre, Fare Verde, etc. Occorre fondare circoli culturali o riattivare e/o sostenere quelli esistenti.
4) Tenere a mente che la forma partito come l’abbiamo vissuta è finita, ma se lo vogliamo non finiranno i nostri ideali e la nostra comunità umana, che hanno ed avranno sempre qualcosa da donare per il bene comune della nostra Italia.
Sempre con Bilbo allora cantiamo e meditiamo:
“Lungi dall’uscio dal quale parte. Ora la Via è fuggita avanti,  devo inseguirla ad ogni costo,
rincorrendola con piedi alati.
Sin all’incrocio con una più larga
dove si uniscono piste e sentieri.
E poi dove andrò? Nessuno lo sa.”
Avanti sulla via.
Benedetto Tusa