IL MONDO DEI REPLICANTI & BEPPE GRILLO.

IL MONDO DEI REPLICANTI & BEPPE GRILLO.

Il “Mondo dei replicanti”, il capolavoro (peccato per il finale, aggiungerebbero i più maliziosi) diretto da Jonathan Mostow, descrive un futuro nel quale l’essere umano ha smarrito l’essenza della vita.

Nella pellicola cinematografica viene narrato un mondo nel quale vengono inventati dei robot (chiamati surrogati, identici all’uomo in ogni sua parte). Ogni essere umano (al di fuori di una sparuta cerchia di resistenti) possiede almeno uno di questi surrogati che, comodamente e nella più totale sicurezza delle mura domestiche, controlla a distanza, provando le medesime sensazioni del mondo reale (o quasi -!-). I protagonisti vanno al lavoro, al ristorante, in discoteca, copulano, insomma svolgono la vita di tutti i giorni, sostituendo il proprio corpo al surrogato. In questo modo, in caso di incidenti è il surrogato a distruggersi mentre l’essere umano che lo comanda resta comodamente illeso sulla propria poltrona di casa. Lo stesso avviene nei rapporti interpersonali, dove un uomo brutto e grasso può comprare un surrogato donna alta e formosa e vivere nel mondo come donna. Anche il sesso diventa più “sicuro” e chiunque può permettersi tutto, basta comprare il surrogato giusto e ogni perversione viene saziata.

Insomma: il male.

Beppe Grillo, invece, propone il lavoro telematico: cosicché l’uomo, comodamente da casa, può svolgere tutte le funzioni produttive schiacciando tasti o toccando uno schermo touch screen.

Propone tribunali virtuali per politici, giornalisti e imprenditori con processi via internet a furor di popolo. Propone una democrazia, attraverso il voto on-line, nella quale tramite un clik sulla tastiera si possono eleggere delle persone, senza nemmeno alzarsi dal divano.

Beppe Grillo e la “rete” del Movimento 5 Stelle auspicano una società connessa virtualmente 24 ore su 24 ad uno schermo (Casaleggio docet –  vedi video della “Casaleggio Associati”: https://www.youtube.com/watch?v=JodFiwBlsYs – agghiacciante), degradando l’essere umano e allontanandolo, quanto più possibile, dallo Spirito per piombare sempre più in profondità verso la materia.

La creazione di un mondo dove Dio viene sostituito dalla “rete”.

Ovviamente, quanto sopra, è una parte dei motivi che ci spingono a non votare il M5S; non ultima la dichiarazione di Carlo Sibilia (parlamentare italiano del M5S), per esempio, che si commenta da sola, egli propone di “Legalizzare i matrimoni di gruppo e tra specie diverse. Purché consenzienti”. Ma di cosa stiamo parlando?

Insomma: il male.

Qualcuno obbietterà che, comunque, solo il M5S ha avuto il coraggio di parlare del Gruppo Bilderberg, della Commissione Trilaterale, del Signoraggio bancario o comunque abbia avuto il coraggio di parlare dei cd. “illuminati”.

Certo, anche Satana conosceva molto bene le Sacre Scritture: siamo forse diventati dei Satanisti?

Come l’incontro dà la vita, così l’isolamento virtuale la toglie.

Ora, cos’è la vita se non l’incontro fatto di carne, ossa, muscoli e tendini, tra persone?

Allora, il 25 maggio – e per mille anni ancora – noi diciamo no a Grillo, no al Movimento 5 Stelle, no a chi ci vuole macchine collegate ad altre macchine.

Sì, all’incontro con le persone, alle discussioni al bar tra amici o con quattro anziani mentre si gioca a scopa e si viene insultati perché il “sette bello” va preso a qualunque costo.

Sì, ai volantinaggi del sabato pomeriggio vecchia scuola, quando ci si trovava e, come al solito, i volantini erano pochi allora cinque euro a testa e si correva in copisteria.

Sì, ad attaccare i manifesti fino alle 5 del mattino, fare colazione tutti insieme per poi andare stanchi e sporchi, ma felici a scuola o in università.

Sì, alle riunioni reali (non su skype -!-) nei pub fino a tarda notte a discutere di chissà quali progetti, che poi alla fine si sa: una birra di troppo e la discussione naufraga.

Insomma: Sì alla vita vera.

Restiamo umani.

 

Bryan Ferrentino