Son certo che San Francesco non pensò il presepe come strumento di lotta e dibattito gridato in politica, in tv. Una rilettura dei Vangeli, davanti al presepe fatto insieme ai propri cari in casa, e/o una silenziosa sosta davanti a questa rappresentazione in Chiesa, credo sia più utile alla nostra comune fede. L’umile e nascosta venuta del Salvatore non è per dividere ma per unire l’umanità, ieri ed oggi smarrita. È Lui che ha redento e salvato il mondo, noi come i pastori o i Magi contempliamo questa luce che ha illuminato il mondo. Troveremo la gioia di Gesù che viene.
Benedetto Tusa